venerdì 02 marzo 2018

Individuati gli otto nuovi parametri di deficitarietà

Capacità di riscossione effettiva, peso delle spese rigide sul bilancio, sostenibilità dell’indebitamento e presenza di disavanzi

I nuovi parametri di deficitarietà proposti in un atto di indirizzo dall’Osservatorio sulla Finanza e la Contabilità degli Enti Locali puntano agli indicatori chiave per i reali equilibri di bilancio di Comuni Città Metropolitane e Province. Il nuovo sistema parametrale che si propone alle Amministrazioni interessate si compone di 8 indicatori (7 sintetici ed 1 analitico) parametrizzati con la individuazione di opportune soglie al di sopra o al sotto delle quali scatta la presunzione di positività.

Il focus del nuovo sistema appare in particolare concentrato su alcuni elementi:

  • capacità di riscossione delle entrate
  • indebitamento
  • disavanzo
  • rigidità della spesa

Gli otto indicatori individuati sono precisamente:

  • P1 Incidenza spese rigide (ripiano disavanzo, personale e debito) su entrate correnti
  • P2 Incidenza degli incassi delle entrate proprie sulle previsioni definitive di parte corrente
  • P3 Anticipazione chiuse solo contabilmente
  • P4 Sostenibilità debiti finanziari
  • P5 Sostenibilità disavanzo effettivamente a carico dell’esercizio
  • P6 Debiti riconosciuti e finanziati
  • P7 Debiti in corso di riconoscimento + Debiti riconosciuti e in corso di finanziamento
  • P8 Indicatore concernente l’effettiva capacità di riscossione (riferito al totale delle entrate)

L’obiettivo è quello di proporre parametri in grado di individuare i problemi di bilancio ed imporre misure correttive allo scopo di prevenire più gravi patologie finanziarie. I parametri dovranno essere ora testati e per questa ragione l’Osservatorio ritiene opportuna una azione di sensibilizzazione degli enti locali affinché, a partire dal rendiconto 2017, provvedano a compilare i campi degli otto indicatori da parametrizzare. Dopo di che spetterà ad un decreto del Viminale provvedere alla definitiva adozione.

Il tema degli enti locali in crisi, in condizioni di deficitarietà strutturale pre-dissesto e dissesto, è oggetto di analisi da tempo. La questione è di grande rilevanza in ragione del fatto che un numero crescente di comuni presenta nei propri bilanci fattori di squilibrio importanti: il numero di dissesti e pre-dissesti locali è in aumento e mostra che i vecchi parametri non hanno funzionato. Oltre che alla prevenzione dei problemi, la sperimentazione servirà anche a testare l’efficacia della cura proposta dalle regole agli enti strutturalmente deficitari.

L’attività svolta da Ares e finalizzata a migliorare ed ottimizzare le attività di incasso e riscossione rappresenta uno strumento tempestivo ed efficace per migliorare la performance dell’ente in un ambito cruciale per la salute e l’equilibrio finanziario dello stesso.




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